Cronache di ordinarie giornate di pesca

lunedì 7 marzo 2016

Le false mareggiate che rendono

In questo inverno dove dominano la noia e l'apatia arriva un segnale dalle previsioni meteo che risveglia il mio istinto predatorio: una perturbazione lunga ed a lenta crescita da manuale, assolutamente da non perdere!
La voglia è talmente tanta che poco dopo l'alba e in anticipo sulla mareggiata sono già in scogliera, armato fino ai denti e pronto ad ogni evenienza. Non mi fido delle previsioni e temo che il mare a salire ci metta più del previsto come spesso capita, quindi per sicurezza mi porto qualche minnow sotto i 100mm e terminali del 0,31 scelta che in seguito si rivelerà la chiave di svolta della giornata.


Inizio lanciando dalla prima punta esposta al vento e con un minimo di frangenza che trovo ed è subito strike con una bella occhiata.



I pesci ci sono nonostante il moto ondoso ancora scarso, li vedo seguire, li sento mordere l'artificiale in lontananza e riesco a portarne qualcuno a terra, sono per lo più occhiate anche se, ad eccezione della prima cattura, la taglia è poco interessante.

Mi sposto tra punte e rientranze cercando le schiumate migliori dove sperare di trovare qualcosa di più sostanzioso, ma nulla di nuovo. L'acqua cristallina mi permette di vedere chiaramente quello che avviene sotto la superficie e poter osservare i branchi di saraghi avventarsi sul minnow è decisamente divertente, nonostante le dimensioni ridotte.


Spero in un aumento del vento, che alzi le onde e sporchi un po' l'acqua, ma nulla da fare, le condizioni rimangono stabili, come la taglia media delle catture. Agli sparidi si uniscono anche i serranidi... carini si, ma confermano che difficilmente vedrò una preda con cui val la pena farsi un autoscatto.


Non so come ma oggi si attaccano agli artificiali persino le donzelle, ne faccio due di taglia notevole per la specie, tanto che mi sale la voglia di rimettere su un acquario. Non ne prendevo una da secoli!


Sto ormai lanciando e camminando tra le rocce da alcune ore e nulla accenna a cambiare, quella che doveva essere una pescata in mareggiata rischia di diventare solo una passeggiata in scogliera. Decido di prendermi una pausa, piazzarmi a fare uno spuntino, riprendere un po' di energie sperando che nel frattempo arrivino onde degne di questo nome e possibilmente pensare a qualche espediente per svoltare al giornata.


E' mentre osservo l'orizzonte, tra un sorso di ace ed un morso al panino, che come un fulmine a ciel sereno arriva l'illuminazione definitiva.
Dovevo diventare un ninja !!


Dopo essermi camuffato riprendo a pescare saltando minacciosamente da uno scoglio a l'altro e si avverte subito qualche cambiamento. La minutaglia sparisce ed il vento accenna un piccolo rinforzo.
Evvai.


In realtà siamo ancora ben lontani dall'avere condizioni ottimali, ma il piccolo cambiamento influenza immediatamente anche l'attività sotto la superficie... ed ecco i primi risultati. Un sarago discreto mi mangia con decisione su un letto di ciottoli.


Poco dopo ne farò un altro della stessa dimensione, preso sulla lunga distanza e ferrato su un fianco per il massimo del divertimento. Si alternano catture di pescetti a qualche esemplare più interessante, anche se la maggior parte o si slama o non rimane allamato, ma almeno le speranze si sono riaccese !

A circa metà tragitto di ritorno, avviene l'incontro top della giornata. Mentre sto recuperando un sarago di pochi etti proprio sotto i piedi sale dal fondo una palla di saragoni come poche se ne vedono in giro, tutti belli e tutti famelici !
Panico totale.
Faccio volare a terra il povero pesce e lo slamo al volo.
Ho tutto il branco sotto di me ed essendo entrato in una piccola rientranza riparata da uno sperone di roccia, non c'è schiuma che mi blocca la visibilità, riesco a vederli uno ad uno.
Utilizzo l'abilità ninja Invisibility per evitare di farmi vedere e spaventarli.
Calo il minnow sopra di loro e inizio a muoverlo in verticale come fosse un jig. I pesci si animano e formano una palla deforme intorno all'esca ma senza attaccarla, quindi provo a stimolarli aprendo l'archetto e facendo scendere l'artificiale fino al fondo.
Riprendo il recupero, l'esca è bloccata, ferro ma niente, tutto fermo. Passa un secondo infinito di disperazione, convinto di aver rovinato tutto con un incaglio poi arriva una bellissima testata sulla vetta a far capire che non è il fondo, ma bensì un vitalissimo e grosso dentone.


Ci metto un po' a portarlo a terra, dato che era allamato malissimo in punta di labbro e mi perdo il resto del branco... ma non è un grosso problema, il pezzo da 90, forse il più grosso del gruppo è preso e al sicuro. Finalmente qualcosa che merita montare il treppiede della digitale !


Insisto un po' nella zona sperando di intercettarli nuovamente, ma nulla da fare, ormai sono solo un ricordo nella mia mente. Inizia a farsi tardi, accellero il passo verso casa dedicando gli ultimi lanci solo nei punti migliori, ma avrò solo un'altra occasione: a filo di una parete vengo inseguito per ben otto ( OTTO ) volte da un saragone solitario che saliva continuamente dietro a minnow, jig e crank senza mai attaccare e poi, per assurdo, si lasci andare ad un morso su un cranketto trattenuto quasi immobile in superficie. Ovviamente una bestia tanto fetente non poteva che slamarsi subito dopo la ferrata, ma è anche questo il bello dei saraghi a spinning.

La giornata è volta al termine, tutto sommato per una mareggiata che non è mai partita veramente posso ritenermi più che soddisfatto, tante catture a movimentare la pescata e qualche pesce divertente che val la pena portare a casa. Spigole assenti non giustificate, ma le aspetterò all'appello la prossima volta. Mi stendo il carniere dei pesci trattenuti come un buon bolognesaro, pulitura delle prede e poi via nel sentiero di ritorno in attesa di una nuova perturbazione.


Alla prossima !

4 commenti:

  1. Dopo tanta attesa un ennesimo racconto di quanto sia bello poter vivere il mare in tutti i suoi aspetti....condivido la tua passione e invidio (bonariamente!!) la tua possibilità di sfruttare la vicinanza a coste bellissime, che io conosco solo in parte, ma delle quali sono profondamente innamorato...

    come sempre ....COMPLIMENTI!!!

    Guido

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    1. Ciao Guido, ti ringrazio, fanno sempre piacere commenti del genere !

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  2. Complimenti Daniele le tue uscite sono sempre delle bellissime avventure dove riesci sempre a farmi sognare... Piacerebbe molto anche a me iniziare a fare spinning... Ma quali artificiali hai usato? Ciao e viva la Maremma

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    1. Grazie Simone. Gli artificiali che ho usato in questa pescata principalmente sono stati i Ryuki della DUO misura 70 - 80 e gli shad Hardcore :)

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