Cronache di ordinarie giornate di pesca

sabato 7 novembre 2015

One-Morning-Report

Proviamo di nuovo.
Altro report pensato in anticipo sulla pescata.
Questa volta faccio un po' il furbo, la stagione è molto produttiva e non sto cappottando, quindi mi riesce facile programmare un report su un'uscita futura... Ma la pesca è sempre piena di incognite e imprevisti, quindi non si sa mai e il rischio di ritrovarmi a fare un post senza pesci è sempre dietro l'angolo.
Ma partiamo dalla lettura del meteo.
Mi affido ad un noto sito-trappola toscano, noto gruppo di paraculi che, sbagliando costantemente le previsioni a 24 ore, aggiornano con il meteo esatto solo all'ultimo momento, dirottando chi va per mare verso tempeste tropicali o venti contrari, senza neanche la decenza di scusarsi. Per farla breve, viene segnalato mare mosso, vento e possibilità di piogge per la prima parte della mattinata e di conseguenza mi adatto a tutto ciò, programmando la partenza lontano dall'alba. Il giorno dopo però non trovo nulla di tutto questo, ma bel tempo, un po' di onda di risacca e solo una brezzettina neanche lontanamente fastidiosa. Praticamente per dare retta alle previsioni mi sono perso un cambio di luce, ore di pesca, tanta goduria e diversi kg di carne da sottolizzare.
Maledizione.
Vabbè.
Perdonate lo sfogo.
Andiamo avanti, andiamo a pesca.



Arrivo in scogliera ad un orario vergognoso, da vero pescatore della domenica.
La giornata parte subito con una nota amara ma positiva... Al secondo lancio slamo un tunnide, segno che sono sfigato si, ma anche che i pesci ci sono e sono attivi. Non un'attività di totale frenesia purtroppo, si riveleranno presto selettivi e difficili da interpretare. Seguono inseguimenti di piccoli predatori che a causa della superficie increspata non riesco a riconoscere, si fanno vivi a intervalli di 5 - 10 minuti, fino a che non riesco a strapparne uno al mare: sono occhiate.


Ok è tutto chiaro, mi si è aperto il quadro, so cosa devo fare, vedo la luce in fondo al tunnel, o meglio, all'abisso.

So che questi sparidi in certe situazioni come quella in cui mi trovo non hanno spirito di iniziativa e si attivano solo quando qualcun'altro, che oggi preferisce restare nascosto in profondità, inizia a cacciare. Mi metto con decisione e costanza ad utilizzare i jig in verticale, per cercare gli "stimolatori" e, dopo qualche minuti di jerkate e cadute arriva la botta. E' sempre bello avere confermate vecchie esperienze, e a farlo questa volta è un alletterato di taglia stagionale.



Adoro i dettagli di questa specie, semplicemente spettacolari.



Insisto un po' cosi ma dopo la mia cattura tutto sembra fermarsi, tanto che torno a lanciare negli strati superficiali d'acqua, fino a che, dal nulla totale, arriva una botta secca di un altro tunnide, un classico esemplare di alletterato da sorpresa.


Non mi fido e non mi piacciono le sorprese, quindi mi rimetto in verticale come se nulla fosse successo e cerco altri strike in profondità. Non ci vorrà molto, neanche dieci minuti e sono di nuovo incannato con un altro pesce, leggermente più grande degli altri.
Bene cosi.


Passa qualche decina di minuti di pausa predatoria, che porta noia e un'acquazzone minaccioso all'orizzonte.


Sul fondo tutto tace, in superficie nessun segnale, non mi resta che continuare a jiggare per inerzia. Poi a sorpresa, qualcosa si attacca al jig, o meglio, viene rampinato dal'assist hook e conferma perché oggi sono costretto a fare del noiosissimo jigging invece di divertirmi in superficie. I branchi di sardine sono tutti ad alte profondità e di conseguenza i predatori non salgono.
Pazienza, finché si buca ci si adatta.


Dopo un'ora di nulla, finalmente la mia insistenza viene ripagata. La botta arriva secca e decisa, il pesce tira più di altri, la vetta vibra come impazzita e la situazione è quasi impegnativa.


Un po' di tira e molla poi arriva in superficie e si rivela: non è un alletterato, ma un tonno rosso sui 2kg abbondanti. Mi concedo una foto ricordo, visto che è stato davvero divertente, prima di fargli fare la fine che merita e non pago, nonostante l'ora tarda e lo stomaco che reclama un pasto abbondante continuo a martellare.


Entro in un loop incontrollabile di lancia e recupera, e questo inarrestabile delirio corporeo non può che essere fermato da un altro colpo in canna, altrimenti potrei andare avanti cosi fino a buio.
30 minuti.
Ci vorranno 30 minuti prima di sentire mordere il jig nuovamente.
Ma questa volta è diverso.
Seriamente diverso.
Arrivano due testate vere, veloci e forti.
Lo riconosco subitissimo visto che fino ad oggi ne avrò allamati 7 o 8 di suo simili, è un tonno rosso di taglia. Mi metto immediatamente in una posizione favorevole approfittando del fatto che ancora lui non si è accorto di essere allamato e aspetto la partenza che avviene poco dopo: 40, 50, 70 metri di treccia volano via in poco tempo, poi si ferma per riprendere fiato. Nonostante un esile 15lb sono riuscito a farmi sentire, ho ancora mezza bobina e se non è un pesce troppo grosso non ho intenzione di farmelo scappare. Lo pompo un po', aspettando una nuova fuga e intanto inizio a farmi le prime stime sul peso. Ogni volta che metto la mano sulla bobina la sento calda e capisco che sarà molto dura, ma non mi faccio problemi e ci voglio provare a giocarmela sul filo del rasoio.
Purtroppo la mia spavalderia e determinazione viene interrotta bruscamente da un imprevisto, il pesce ha ingoiato e prima di ripartire per la seconda fuga mi sputa il terminale masticato, infrangendo ogni speranza.
Ho provato a crederci ma pazienza, è stato bello fino a che è durato. Un po' come il mio jig, ormai glorioso alleato di molte uscite a tunnidi sia da terra che da barca e adesso morto in battaglia tra le fauci di una delle sue "prede" preferite.

Alla prossima !

2 commenti:

  1. Complimenti Daniele! Non c'è report che fai che non mi faccia venire voglia di fuggire dallo smog cittadino per rifugiarmi in avventure come le tue....GRANDE!!!

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    1. Grazie!! Fanno sempre tanto piacere commenti del genere :)

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