Cronache di ordinarie giornate di pesca
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sabato 25 febbraio 2012

Ancora un po' di Eging

A mia memoria non ricordo un inverno con cosi tante giornate caratterizzate da venti provenienti dal 1° quadrante. Se questo da una parte non mette in moto le spigole almeno in ambiente marino, dall'altra continua a tenere alta e costante la presenza di cefalopodi nel sottocosta, per la gioia degli appasionati di eging che possono approfittarne per sfogare la loro passione...

Le catture, quando numerose, rendono la pescata estremamente divertente e movimentata, andando cosi a sopperire alla mancanza di un vero e proprio "combattimento" con la preda.

Dopo diversi anni di questa pesca e non sò quante catture effettuate, non avevo mai fatto caso alla particolare disposizione dei tentacoli dei calamari a riposo ( o forse in posizione di difesa? ), tutti raccolti al centro tranne due laterali gonfiati quasi a ricordare le alette di un totano, probabilmente serve a confondere i nemici sulla direzione di fuga. Ricorda vagamente anche qualcos'altro, ma sorvoliamo....


Concludo questo breve post con una foto che accomuna ogni mia uscita ad eging, la sottile linea rossa finale del tramonto che dichiara il termine della pescata con blocco totale dell'attività di caccia dei cefalopodi... una regola costante!

giovedì 19 gennaio 2012

Eging invernale

C'è chi la considera una pesca di ripiego, ma per me è il modo migliore per passare una serata al mare, in compagnia o in solitudite, nelle serate invernali di piatta...

Uscite mirate intorno ai cambi di luce, pescate veloci senza tempi morti, sempre carichi e pronti a ricevere un'attacco dal primo all'ultimo lancio.

Talvolta ho provato pure qualche uscita pomeridiana con discreti risultati.

Forse per fortuna o per cambi di abitudine, quest'anno più di ogni altro ho ricevuto attacchi con molta luce e spesso sotto i piedi, cosa che mi ha permesso di osservare perfettamente ogni singola mossa di seppie e calamari nei confronti dell'artificiale, dall'inseguimento all'attacco. Scene molto belle da vedere e particolarmente istruttive.

Tra tutte le prede che ci sono in mare, i cefalopodi sono l'unica specie che mi sta facendo venire voglia di comprare un'attrezzatura specifica, cosa mai fatta fino ad ora, visto che per comodità ho sempre utilizzato attrezzi "all round". Sarà colpa dei troppi sughetti che sono arrivati a darmi alla testa !!


Alla prossima

giovedì 3 marzo 2011

Tra una mareggiata e l'altra... si continua con l'EGING

Al contrario di quel che si pensa sui cefalopodi e specialmente sui calamari, il loro periodo di accostamento non è solo l'inverno, ma anzi, almeno nelle mie zone sono ben presenti da fine novembre ai primi di... maggio! Si proprio cosi, gli ultimi calamari si prendono tranquillamente in maglietta a maniche corte. Senza contare le seppie, che proprio nel periodo primaverile si spingono numerose fin sotto riva per deporre le uova. E' quindi molto più profiqua la pesca dei cefalopodi a fine inverno/primavera, che come comunemente si crede solo nei mesi più freddi dell'anno, specialmente se si cerca un carniere vario tra seppie e calamari e perchè no, pure polpi.

Visto che quest'anno sto facendo questo tipo di pesca più del solito, ora che inizia ad avvicinarsi la primavera, sto osservando un lento ma costante aumento del numero delle seppie, mentre i calamari, nella loro irregolarità di taglia e numero, rimangono costanti.

Alcune foto dalle ultime pescate.


Questo calamaro invece è uscito da un nuovo spot che sono andato a visitare con un amico.


Le giornate di piatta invernale infatti, oltre ad essere ottime da dedicare alla ricerca dei cefalopodi, sono anche utili per visitare nuovi spot e farsi un idea su che tipo di predatori potrebbero girare in quelle zone in periodi più caldi, nonchè provare da subito se sono gradite anche a seppie e calamari!

E tanto per concludere in bellezza un piccolo video di un calamaro particolarmente diurno catturato di recente. Mi raccomando visualizzatelo in HD =)

venerdì 4 febbraio 2011

Ancora piatta, ancora calamari


Ormai sono in piena frenesia da calamaro, in fondo meglio darci sotto con queste giornate di alta pressione, ideali per questo tipo di pesca.

L'alta pressione ha raggiunto picchi davvero alti, il mio barometro è arrivato a segnare fino a 1028 hPa.

Due fotine di alcune delle ultime catture, tutte effettuate con le totanare della Yamashita misura 3.0, che si stanno rivelando davvero ottime, soprattutto ben bilanciate (o dovrei dire sbilanciate?) in punta, fattore che evita molti incagli cercando seppie sul fondo


sabato 1 maggio 2010

L'ultimo calamaro

E' un periodo che mi stò dedicando alle acque interne, tra cavedani e bass i pesci davvero non mancano, ma l'assenza di prede importanti, non fa venire la voglia ne di scrivere ne di fotografare. Pure in mare sto impostando le mie uscite senza grandi ambizioni, dedicandomi a cefalopodi e sugarelli. E' solo un periodo transitorio, in attesa che il cambio di stagione porti i suoi frutti.

Fatto sta che, in una di queste serate senza grosse aspettative, sono riuscito a togliermi una bella soddisfazione, una preda che aspettavo da tanto tempo. Tutto inizia nel più classico dei modi, tra seppie e... pesci inaspettati.



Poi, sempre con molta luce in cielo e durante un recupero a mezz'acqua, qualcosa afferra con violenza la mia totanara e parte con forza riuscendo anche a far uscire filo dal mulinello.
Dopo la sfuriata iniziale si lascia lentamente portare sotto riva, dove grazie anche all'acqua limpida si fa ammirare in tutto il suo splendore. E' un calamarone esagerato!! Bellissimo.

Con un po' di fatica e grazie all'aiuto di un amico si fa entrare nel guadino e si mette in sicurezza sulle rocce.


64cm di calamaro, oltre ogni più rosea aspettativa.

martedì 13 aprile 2010

Spinning ai cefalopodi

"Non cè nulla" sono state le parole di un anziano signore in cerca di seppie, mentre gli sono passato accanto camminando lungo la scogliera.
Ma sentivo che si sbagliava, quei nuvoloni neri che avanzavano alle mie spalle, il cambiamento metereologico in arrivo, parlavano chiaro, sotto la superficie del mare non poteva non esserci attività!
Non cercherò chissà cosa, non ho mire ambiziose, sono armato soltato di due totanare. Basteranno comunque, per farmi passare un gran tramonto con diverse catture di seppie e calamari.
Ho fatto pochissime foto,ma almeno sono venute bene.


L'artificiale indistruttibile, pieno di beccate e sopravissuto a numerosi incagli, continua da anni ad attirare l'attenzioni di questi particolari predatori!



giovedì 18 marzo 2010

La pesca dei pensionati

Ci sono giornate in cui si sente la voglia di cambiare il proprio stile, cercare un approccio diverso al mare, più distaccato, rilassato, senza mire precise, cercando di viversi più il contatto con l'ambiente che la ricerca della preda... insomma, ogni tanto mi viene voglia di fare la cosi detta pesca dei pensionati. E cosi, in una giornata mite, con un mare tanto cristallino quanto piatto, mi avvio verso la scogliera, scelta più per la vicinanza da casa che per altro, con l'attrezzatura ridotta al minimo indispensabile e tanta voglia di relax.

L'attrezzatura extra light che mi sono portato questa volta, mi fa ritrovare una sensibilità a cui non sono più abituato, e come il sole inizia la sua discesa verso l'orizzonte io inizio i miei lanci. Il periodo è sicuramento adatto alla ricerca di seppie e calamari, che tento di catturare con il classico gamberetto finto lanciato e recuperato a spinning.

Già dal primo lancio, una seppietta molto aggressiva attacca il mio gamberetto di plastica, finendo in breve tempo nel guadino.
Poco dopo, velocizzando un po' i recuperi e staccandomi dal fondo, tocca ad un bel calamaro finire vittima del gamberetto, che da anni ormai continua a fare vittime tra i cefalopodi (il giorno che lo perderò ci scapperà la lacrimuccia sigh...)
Ma non finisce qui, rallentando nuovamente il recupero e riavvicinando l'esca al fondo, tocca ad un polpetto di qualche etto finire nel guadino insieme agli altri....
Un bel trio inaspettato!!!
Visto che le prime due prede sono più che sufficienti per un gustoso sughetto in famiglia, faccio tornare il polpetto in acqua.

Metto via il gambero finto, e passo a piccoli jig ondulati, che grazie all'attrezzatura light riesco a far volare a svariate decine di metri di distanza.
Anche adesso un altro tipo di predatori non tarda ad arrivare, infatti come sono calate le tenebre sono accostati numerosi sugarelli, purtroppo non di taglia interessante, ma comunque divertenti.
Dopo un oretta di sugarelli, decido di chiudere, ormai appagato dalla serata!
Per la cronaca, durante il ritorno a casa, faccio una veloce sosta in un porticciolo per fare qualche lancio a gomma e... sbam !! Spigolotta sul mezzo kg!
Insomma.. alla fine a sti pensionati i pesci non mancano proprio!