Era un po' che mi stuzzicava l'idea di provare la moda del momento, il cosiddetto (impropriamente sigh! ) Rock Fishing. Ho quindi riarmato la mia cannina da trote con del micro trecciato 0,06 ( !!! ) terminale 0.18 e una manciata di gomme da 1.5". Da subito ho notato l'interesse dei piccoli labridi come le donzelle e la voracità dei serranidi alla vista di eschine di tali misure. Tutto molto divertente, tante catture, tanta varietà. Ma mi sono subito reso conto che questo giochino mi avrebbe stancato in fretta, per ora non ci vedevo nient'altro che una peschetta divertente da fare nei momenti morti estivi quando si va al mare con gli amici...
MA sono sempre stato convinto che l'ultralight in mare possa avere potenzialità enormi, soprattutto verso quelle prede non proprio classiche dello spinning nostrano, come saraghi orate o tanute. Mi sono deciso ad applicare la pesca leggera in mareggiata, per vedere cosa ne sarebbe venuto fuori.
Ci è voluto un po' prima di combinare la giusta scaduta, della corretta intensità per permettere di restare in pesca con artificiali da non oltre 5 cm ma alla fine il giorno per questa nuova esperienza è arrivato.
Una scaduta avanzata che imbiancava il primo metro di scogliera è stato il mio scenario di pesca di una giornata che si è rilevata ricchissima di catture di Saraghi. Le gomme hanno subito lasciato il posto alle Hard Baits, con il DUO toto 42 che è stata l'esca del giorno, stimolando l'aggressività di questi pesci a dovere.
Nelle zone alte di scogliera, mi sono affidato ad un Hardcore, minnow da 5cm palettatissimo, che, pescando da 3 metri di altezza, mi ha fruttato questo bellissimo esemplare che si avvicinava al kg di peso. Davvero uno spasso vista la potenza dell'attrezzatura utilizzata!
Da quella giornata credo mi si sia aperto un nuovo mondo nella pesca a spinning...
Alla prossima!
sabato 27 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
Di nuovo nei Waders
Il cambio di stagione è ormai arrivato da tempo, la belle giornate calde sono sempre meno e le perturbazioni quando arrivano, si fanno sentire con forti venti e pioggia.
Le scorribande in scogliera in costume e maglietta non sono più possibili e per forza di cose mi tocca rientrare in quello che considero l'indumento più odioso che esista, i Waders !
E cosi, per la prima volta dopo oltre 4 mesi, mi ritrovo di nuovo in riva al mare, immerso in acqua senza poterne sentire il fresco sulla pelle, zavorrato da due scarponi antiscivolo che sembrano fatti in piombo e con lo sguardo fisso al cielo completamente coperto, tonalità grigiogiornatabonapellespigole.
Come da regola, tutti i programmi fatti grazie alle previsioni meteo del giorno prima sulle zone da battere, le buche su cui lanciare per prime e gli artificiali da usare, vengono rivisti a causa delle condizioni del mare, mareggiata in eccesso e alghe in sospensione in quantità.
Mi vedo costretto a spostarmi in una zona riparata e prendere il moto ondoso lateralmente.
Ne approfitto del vento alle spalle per sparare sulla lunghissima distanza un long-jerk, il DUO Tide Minnow Slim 175 Flyer magari qualche serra è in caccia dietro le schiumate...
Nel frattempo, quella che doveva essere una giornata di pioggia, si trasforma in un soleggiato pomeriggio di fine estate.
Cerco con lo sguardo qualunque segnale all'orizzonte, una bollata, una cacciata, un sagoma nel cavo d'onda, ero ormai cosi preso a guardare lontano che quasi non mi accorgo di un missile scuro che, a solo un metro da me, esce fuori dall'acqua con il mio tide in bocca. La reazione è violenta, tanto che in due secondi si crea un tappeto bianco di increspature causate dalle scodate, poi si calma e affonda, per fare una più regolare fuga. Ma non si tratta di serra, bensì di una bella spigola, e quindi dopo tanto trambusto la blocco e riporto a riva in poco tempo...
La assicuro al boga e me la godo mentre i suoi colori si fondono tra la roccia e la schiuma.
Noto che gli esce uno spezzone di nylon dalla bocca, penso sia stata allamata in precedenza da qualche altro pescatore, e invece dopo la pulitura scopro che aveva in pancia un'occhiata di 200gr che aveva in gola l'amo collegato alla lenza! Che magna magna a catena...
Mi godo la mia cattura e poi soddisfatto me ne ritorno a casa, senza insistere più di tanto. Finalmente si ricomincia con le mareggiate, quelle serie!
Le scorribande in scogliera in costume e maglietta non sono più possibili e per forza di cose mi tocca rientrare in quello che considero l'indumento più odioso che esista, i Waders !
E cosi, per la prima volta dopo oltre 4 mesi, mi ritrovo di nuovo in riva al mare, immerso in acqua senza poterne sentire il fresco sulla pelle, zavorrato da due scarponi antiscivolo che sembrano fatti in piombo e con lo sguardo fisso al cielo completamente coperto, tonalità grigiogiornatabonapellespigole.
Come da regola, tutti i programmi fatti grazie alle previsioni meteo del giorno prima sulle zone da battere, le buche su cui lanciare per prime e gli artificiali da usare, vengono rivisti a causa delle condizioni del mare, mareggiata in eccesso e alghe in sospensione in quantità.
Mi vedo costretto a spostarmi in una zona riparata e prendere il moto ondoso lateralmente.
Ne approfitto del vento alle spalle per sparare sulla lunghissima distanza un long-jerk, il DUO Tide Minnow Slim 175 Flyer magari qualche serra è in caccia dietro le schiumate...
Nel frattempo, quella che doveva essere una giornata di pioggia, si trasforma in un soleggiato pomeriggio di fine estate.
Cerco con lo sguardo qualunque segnale all'orizzonte, una bollata, una cacciata, un sagoma nel cavo d'onda, ero ormai cosi preso a guardare lontano che quasi non mi accorgo di un missile scuro che, a solo un metro da me, esce fuori dall'acqua con il mio tide in bocca. La reazione è violenta, tanto che in due secondi si crea un tappeto bianco di increspature causate dalle scodate, poi si calma e affonda, per fare una più regolare fuga. Ma non si tratta di serra, bensì di una bella spigola, e quindi dopo tanto trambusto la blocco e riporto a riva in poco tempo...
La assicuro al boga e me la godo mentre i suoi colori si fondono tra la roccia e la schiuma.
Noto che gli esce uno spezzone di nylon dalla bocca, penso sia stata allamata in precedenza da qualche altro pescatore, e invece dopo la pulitura scopro che aveva in pancia un'occhiata di 200gr che aveva in gola l'amo collegato alla lenza! Che magna magna a catena...
Mi godo la mia cattura e poi soddisfatto me ne ritorno a casa, senza insistere più di tanto. Finalmente si ricomincia con le mareggiate, quelle serie!
venerdì 5 ottobre 2012
DUO contest #11
Nuovo contest da casa DUO
Questa volta vogliono sapere che tipo di artificiale vorreste vedere tra le loro fila.
Siete liberi di proporre qualunque cosa, dai jig ai grossi stick da tonno o esche topwater.
Iscrivetevi alla loro pagina facebook http://www.facebook.com/DUOJPN e poi mandate una mail a duocontest@gmail.com con la vostra idea (in inglese ovviamente).
Tre fortunati vinceranno una T-Shirt firmata DUO e qualche artificiale.
Questa volta vogliono sapere che tipo di artificiale vorreste vedere tra le loro fila.
Siete liberi di proporre qualunque cosa, dai jig ai grossi stick da tonno o esche topwater.
Iscrivetevi alla loro pagina facebook http://www.facebook.com/DUOJPN e poi mandate una mail a duocontest@gmail.com con la vostra idea (in inglese ovviamente).
Tre fortunati vinceranno una T-Shirt firmata DUO e qualche artificiale.
Buona Fortuna!
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