L'inverno è ormai alle porte e le mareggiate giocano un ruolo fondamentale per riuscire ad effettuare qualche bella cattura. Gli hot spot non esistono più, le zone migliori sono quelle dove il mare picchia con la giusta intensità, ogni volta è un tratto di mare diverso e cosi ogni uscita ha il sapore di qualcosa di "nuovo".
Nell'ultima sciroccata a quanto pare la costa scelta era quella giusta, il mare ed il vento erano perfetti e creavano ampie schiumate che sembravano dichiarare pesce sotto di esse...
Le occhiate si fanno subito vive, e fanno capire che in mare di attività ce nè parecchia! Stranamente si buttano con maggiore foga sui long jerk come lo shore line da 170.
L'attività dei pesci si vede anche da altre specie di taglia minore, che in genere non salgono ad attaccare i minnow in mezzo alle schiumate, come questo sciarrano che si è gettato in verticale su un Artist poco più piccolo di lui.
Il mare è davvero uno spettacolo, in alcune zone si vedono chiaramente i correntoni di deflusso che si spingono verso il largo, portando cibo e acqua ben ossigenata, per la gioia di occhiate ed altri predatori.
Sempre in movimento alla ricerca di nuove schiumate, facendo passare uno shore line tra delle rocce affioranti, arriva Lui, Mr. Dentex Dentex, se non lo avessi visto attaccare avrei giurato di aver incannato una spigola!
Sono al settimo cielo, è il secondo dentice che prendo in un periodo di tempo relativamente breve, se la giornata non fosse cosi promettente avrei smesso di pescare, ma voglio continuare, chissà cos'altro c'è in agguato...
Dopo qualche altra occhiata, una spigolotta persa dopo pochi metri di recupero, durante uno stop in corrente con il Rogos, sento una botta secca ma stavolta, invece della solita occhiata, si fa vivo un sarago di 400gr, preda davvero inaspettata ma più che gradita !
Devo ammettere che tanta varietà non me la sarei mai aspettata e che a volte avevo la sensazione di trovarmi a pescare in qualche ricca isola del mediterraneo, come Corsica o Sardegna.
La Maremma non finisce mai di stupirmi !
mercoledì 23 novembre 2011
martedì 15 novembre 2011
La perturbazione
Stavo pensando a come, quasi ogni uscita che faccio a spigole, riesca a trovare una nuvola Fantozziana, più o meno grande, che punta la mia zona quasi volesse venire a posta a rovinarmi la pescata.
Eccola laggiu, in lontanaza, neanche il tempo di arrivare in riva al mare che subito si fa notare, un gigantesco muro d'acqua che oscura alcuni km quadrati di mare e terra.
Ovviamente è diretto proprio nella mia zona di pesca, e allora ecco che tocca cambiare subito i piani di pesca, e dal voler sondare con calma ogni schiumata o rigiro di corrente sono obbligato a stringere i tempi e cercare il pesce solo nei correntoni che almeno in apparenza sembrano migliori.
Nemmeno un'ora di pesca che già la "minaccia" ha percorso metà della distanza che ci separava in precedenza, ormai fare un pesce è diventata una corsa contro il tempo.
Il cielo si tinge di un blu elettrico che mette un po' di ansia, e non posso fare a meno di pescare con un occhio al mare ed uno ai nuvoloni. Poi un colpo, uno strattone violento riporta la concentrazione sul motivo per cui mi trovavo li, finalmente è arriva lei, la Spigola che tanto cercavo, scoda un po' tra la schiuma, cerca di riprendere il largo, poi cede e si lascia spiaggiare da una grossa onda.
Appena il tempo di scattare una foto ricordo che iniziano i primi goccioloni, segno che il muro d'acqua è quasi sulla mia testa... ma ormai l'obiettivo è raggiunto, mi accontento e mi avvio di fretta verso casa con la mia preda, evitando un acquazzone di quelli che non si scordano facilmente !
Eccola laggiu, in lontanaza, neanche il tempo di arrivare in riva al mare che subito si fa notare, un gigantesco muro d'acqua che oscura alcuni km quadrati di mare e terra.
Ovviamente è diretto proprio nella mia zona di pesca, e allora ecco che tocca cambiare subito i piani di pesca, e dal voler sondare con calma ogni schiumata o rigiro di corrente sono obbligato a stringere i tempi e cercare il pesce solo nei correntoni che almeno in apparenza sembrano migliori.
Nemmeno un'ora di pesca che già la "minaccia" ha percorso metà della distanza che ci separava in precedenza, ormai fare un pesce è diventata una corsa contro il tempo.
Il cielo si tinge di un blu elettrico che mette un po' di ansia, e non posso fare a meno di pescare con un occhio al mare ed uno ai nuvoloni. Poi un colpo, uno strattone violento riporta la concentrazione sul motivo per cui mi trovavo li, finalmente è arriva lei, la Spigola che tanto cercavo, scoda un po' tra la schiuma, cerca di riprendere il largo, poi cede e si lascia spiaggiare da una grossa onda.
Appena il tempo di scattare una foto ricordo che iniziano i primi goccioloni, segno che il muro d'acqua è quasi sulla mia testa... ma ormai l'obiettivo è raggiunto, mi accontento e mi avvio di fretta verso casa con la mia preda, evitando un acquazzone di quelli che non si scordano facilmente !
venerdì 4 novembre 2011
DUO Press Bait Kamuy
Dopo alcune prove in scogliera, in barca e in diverse condizioni meteo, mi sento di scrivere qualche riga su questo artificiale della DUO, che ancora prima di bagnarlo in acqua salata era subito risaltato all'occhio per la sua particolare forma.
E' un jig/minnow dal corpo molto snello, lungo 110mm e pesante 25gr, caratteristiche che gli consentono, anche grazie alla posizione del piombo interno molto vicino alla coda, un volo sempre perfetto senza sfarfallamenti e lanci decisamente lunghi.
La prima volta che ho avuto modo di utilizzarlo sui pesci, mi trovavo in scogliera, un branco di tunnidi era accostato ad una trentina di metri da terra per cacciare delle piccole aguglie. Subito mi è venuto in mente di lanciare in zona il Kamuy e skipparlo con leggere strattonatine per simulare una piccola aguglia in fuga. La cosa ha funzionato benissimo e dopo qualche metro è arrivato lo strike di un tonnetto alletterato di 1kg. Poco più tardi è arrivata anche un'altra botta sempre con lo stesso recupero in superficie, ma purtroppo il pesce non è rimasto allamato.
Molto piacevole è stato anche utilizzarlo sui branchi di grosse aguglie che, anche se sono pesci per cosi dire di "bocca buona", non si sono fatte problemi a prendere a rostrate pure il Kamuy, sia skippato che recuperato sotto la supericie.
Altra situazione in cui questa esca si è fatta valere, allargando un po' i confini del blog, è stata sulle mangianze di palamite dalla barca, in un momento in cui i pesci erano sparpagliati e cacciavano singolarmente qua e là, ignorando i nostri artificiali. Provando varie esche, per caso o forse per reazione, l'attacco è arrivato sul Kamuy, sulla ripartenza dopo una lunga caduta. In calata infatti quest'esca non affonda a peso morto, ma ha un adescante sfarfallio, molto utile per incuriosire o anche per scatenare l'attacco dei predatori in questa fase del recupero.
Il Kamuy esce dalla scatola montato con un amo a filo sottile, dalla curvatura molto ampia e con una forma non proprio ordinaria, legato in coda tramite un piccolo assist, il che è un bene in quanto lo rende molto mobile. Di contro però questo filo sottile non è il massimo della sicurezza con i grossi predatori, nel caso fosse sicura la loro presenza in zona, vi consiglio di sostituirlo subito con un modello più robusto.
Per farla breve, come prime impressioni, questo Kamuy si è rivelato un ottimo artificiale di casa DUO, ben riuscito che si è guadagnato un posto fisso nelle mie plano, molto versatile e catturante con diverse specie e in diverse situazioni, ma che dà il meglio di se specialmente con recuperi rapidi e "animati" rivolti a predatori veloci di superficie come tunnidi vari, palamite e lampughe.
E' un jig/minnow dal corpo molto snello, lungo 110mm e pesante 25gr, caratteristiche che gli consentono, anche grazie alla posizione del piombo interno molto vicino alla coda, un volo sempre perfetto senza sfarfallamenti e lanci decisamente lunghi.
La prima volta che ho avuto modo di utilizzarlo sui pesci, mi trovavo in scogliera, un branco di tunnidi era accostato ad una trentina di metri da terra per cacciare delle piccole aguglie. Subito mi è venuto in mente di lanciare in zona il Kamuy e skipparlo con leggere strattonatine per simulare una piccola aguglia in fuga. La cosa ha funzionato benissimo e dopo qualche metro è arrivato lo strike di un tonnetto alletterato di 1kg. Poco più tardi è arrivata anche un'altra botta sempre con lo stesso recupero in superficie, ma purtroppo il pesce non è rimasto allamato.
Molto piacevole è stato anche utilizzarlo sui branchi di grosse aguglie che, anche se sono pesci per cosi dire di "bocca buona", non si sono fatte problemi a prendere a rostrate pure il Kamuy, sia skippato che recuperato sotto la supericie.
Altra situazione in cui questa esca si è fatta valere, allargando un po' i confini del blog, è stata sulle mangianze di palamite dalla barca, in un momento in cui i pesci erano sparpagliati e cacciavano singolarmente qua e là, ignorando i nostri artificiali. Provando varie esche, per caso o forse per reazione, l'attacco è arrivato sul Kamuy, sulla ripartenza dopo una lunga caduta. In calata infatti quest'esca non affonda a peso morto, ma ha un adescante sfarfallio, molto utile per incuriosire o anche per scatenare l'attacco dei predatori in questa fase del recupero.
Il Kamuy esce dalla scatola montato con un amo a filo sottile, dalla curvatura molto ampia e con una forma non proprio ordinaria, legato in coda tramite un piccolo assist, il che è un bene in quanto lo rende molto mobile. Di contro però questo filo sottile non è il massimo della sicurezza con i grossi predatori, nel caso fosse sicura la loro presenza in zona, vi consiglio di sostituirlo subito con un modello più robusto.
Per farla breve, come prime impressioni, questo Kamuy si è rivelato un ottimo artificiale di casa DUO, ben riuscito che si è guadagnato un posto fisso nelle mie plano, molto versatile e catturante con diverse specie e in diverse situazioni, ma che dà il meglio di se specialmente con recuperi rapidi e "animati" rivolti a predatori veloci di superficie come tunnidi vari, palamite e lampughe.
mercoledì 2 novembre 2011
Nuovo contest DUO !
Dato il successo della prima edizione, che ha visto salire sul "podio" virtuale ben due Italiani, la DUO ha deciso di organizzare un nuovo contest ogni mese.
La volta scorsa si dovevano indovinare i nomi degli artificiali che componevano la scritta DUO 500, cosa non molto semplice, visto che tra questi si nascondevano pezzi come il Tide Vib 65, attualmente non più in vendita.
Per tentare la vincita di un nuovo set di esche DUO e vari gadget promozionali, questa volta tutto quello che dovete fare è iscrivervi alla loro pagina facebook ( www.facebook.com/DUOJPN ) ed inviare una mail a duocontest@gmail.com con scritto qual'è il vostro artificiale DUO preferito. Non scordatevi di scrivere come oggetto "My favorite DUO Lure".
Tre fortunati saranno estratti per la vincita di artificiali e gadget, c'è tempo fino al 25 Novembre.
Tutto qui? Si, tutto qui ! Quindi approfittatene ;-)
link di riferimento: http://duo-inc.co.jp/en/staffblog/2011/10/311436.php
La volta scorsa si dovevano indovinare i nomi degli artificiali che componevano la scritta DUO 500, cosa non molto semplice, visto che tra questi si nascondevano pezzi come il Tide Vib 65, attualmente non più in vendita.
Per tentare la vincita di un nuovo set di esche DUO e vari gadget promozionali, questa volta tutto quello che dovete fare è iscrivervi alla loro pagina facebook ( www.facebook.com/DUOJPN ) ed inviare una mail a duocontest@gmail.com con scritto qual'è il vostro artificiale DUO preferito. Non scordatevi di scrivere come oggetto "My favorite DUO Lure".
Tre fortunati saranno estratti per la vincita di artificiali e gadget, c'è tempo fino al 25 Novembre.
Tutto qui? Si, tutto qui ! Quindi approfittatene ;-)
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