C'è qualcosa di davvero unico nel passeggiare con la tua canna da spinning su una scogliera che scende a picco in un mare turchese e ricco di schiuma, nel studiarsi il profilo della costa e cercare di individuare i migliori rigiri di corrente, quelle zone che i predatori sfruttano per sferrare i loro attacchi. Sinceramente non riesco a pensare a qualcosa di più appagante ed emozionante. Si fanno km senza sentire la fatica alla ricerca di una schiumata perfetta e del predatore in agguato sotto di essa e le ore volano come fossero minuti.
Visto il meteo sempre mezzo perturbato dell'ultimo periodo, stanco di aspettare l'alta pressione e le belle giornate, mi sono dedicato ad una giornata in scogliera tra onde e schiuma. Scelgo come zona da battere una scogliera di alcune centinaia di metri, separata in tre parti per camminabilità, collegati da un sentiero interno. Il mare è veramente bello mosso, le onde si schiantano con violenza sulle rocce creando ampie schiumate di reflusso, visto l'elevato fondale, che dovrebbe essere tra i 10 ed i 15 metri. Al primo lancio allamo subito su saragotto, che attacca un Rogos trattenuto in corrente, purtroppo si slama durante il salpaggio, un vero peccato perchè il sarago a spinning è una cattura che ancora mi manca, diciamo che però ci sono andato mooolto vicino. Continuo la mia ricerca e tra due punticine si forma un ampia schiumata che si allarga in mare per una 15ina di metri. La sondo prima sempre con il Rogos sotto riva e poi con lo Shore Line 170sg cerco di vedere se cè attivita sulla lunga distanza. E la trovo.. ad ogni lancio ricevo attacchi di barracuda, ne slamo diversi sulla botta, altri ben allamati invece salgono in scogliera.
Sono piccolini, ma quando si tratta di Barracuda presi in scogliera in mezzo alla schiuma, chi se ne frega della taglia...
Esaurita l'attività del branco, riprendo a camminare, ma per circa due ore, l'unico segno di vita che vedo è l'inseguimento di un grosso barracuda, stimato sui 5kg, che sale dal fondo dietro ad un Jig recuperato a tutta velocità.
Il tramonto inizia ad avvicnarsi, mi fermo per la pausa cena e penso bene alla postazione da scegliere per il calasole, visto che con il mare mosso ed il buio preferisco una postazione fissa.
Torno dove avvistai il grosso barracuda. Il cambio di luce in arrivo ha attivato i predatori e anche se c'è ancora il sole in cielo i barracuda sono già in caccia. Ne allamo uno ogni 3 o 4 lanci! E' una festa!! La maggior parte sono sotto al kg, ma qualcuno decente sul 1,5kg ogni tanto appare.
A buio ormai quasi fatto, come ciliegina sulla torta a coronare una magnifica giornata, arriva lui, forse proprio l'inseguitore del Jig che si era fatto vedere nel pomeriggio, attacca con gran violenza lo Shore Line e mi regala un combattimento goduroso, fatto di poche fughe ma tantissime e violente testate.
Un bellissimo pesce sopra il metro di lunghezza che guadino con cura, assicuro in una grossa pozza di scogliera, slamo e restituisco al mare. Stimato tra i 4,5 ed i 5kg.
Essere da soli è un gran vantaggio per pescare, ma se si vuole rilasciare i pesci mettersi a scattare foto è davvero dura. Queste tre, che non valorizzano minimamente la preda, sono il meglio che sono riuscito a fare.
Per la cronaca, tutte le catture della giornata, circa una quidicina di barra, sono state rilasciate !
sabato 19 giugno 2010
giovedì 17 giugno 2010
Carp Spinning !?!?
Se c'era una cosa che non mi sarei mai aspettato dalla in pesca in torrente, era il riuscire a catturare con incredibile regolarità delle... carpe!! Per di più con esche artificiali, e a spinning. Ehi lo so cosa state pensando, ma il bello in tutto questo è che sono tutte catture dovute a loro attacchi, allamate per la bocca.
Si è rivelata essere tutta una questione di vista, precisione nel lancio e movimento adeguato. Se non fosse grazie all'acqua limpida e alla possibilità di sapere dove sono i pesci la cosa non sarebbe possibile, o comunque rarissima. Il resto lo fanno il lancio, che deve essere precisissimo per riuscire a finire con l'esca nella traiettoria di pascolo e per finire il movimento, piccolissimi saltelli sul fondo fatti al momento giusto, per cercare di stimolare ad assaggiare l'esca.
Si sono rivelati ottimi piccoli rotanti e piccoli grub, anche se credo che il mondo delle gomme (ancora testato pochissimo in questo frangente), darà presto i risultati migliori.
Essendo carpe di torrente, sono esemplari di taglia media che varia dal kg al 1,5kg, taglia comunque più che sufficente per sentirsi oppore una bella resistenza, data l'attrezzatura extra light da torrentello impiegata. Per la cronoca, non sono mancati esemplari stimati sui 3kg, che dopo la prima potente fuga hanno aperto l'ancoretta liberandosi.
Chiudo con qualche foto delle ultime due catture.
Si è rivelata essere tutta una questione di vista, precisione nel lancio e movimento adeguato. Se non fosse grazie all'acqua limpida e alla possibilità di sapere dove sono i pesci la cosa non sarebbe possibile, o comunque rarissima. Il resto lo fanno il lancio, che deve essere precisissimo per riuscire a finire con l'esca nella traiettoria di pascolo e per finire il movimento, piccolissimi saltelli sul fondo fatti al momento giusto, per cercare di stimolare ad assaggiare l'esca.
Si sono rivelati ottimi piccoli rotanti e piccoli grub, anche se credo che il mondo delle gomme (ancora testato pochissimo in questo frangente), darà presto i risultati migliori.
Essendo carpe di torrente, sono esemplari di taglia media che varia dal kg al 1,5kg, taglia comunque più che sufficente per sentirsi oppore una bella resistenza, data l'attrezzatura extra light da torrentello impiegata. Per la cronoca, non sono mancati esemplari stimati sui 3kg, che dopo la prima potente fuga hanno aperto l'ancoretta liberandosi.
Chiudo con qualche foto delle ultime due catture.
giovedì 10 giugno 2010
Animali fuoriposto o abitudini sconosciute?
Andando per mare me ne sono capitate e le ho sentiti di tutte i colori, certo che, come mi è successo di recente, prendere su un fondale di oltre 20 metri, lontano dalla riva ed in SUPERFICIE una polpessa a spinning, probabilmente il cefalopode che più di tutti cerca il contatto con il fondale, mi ha lasciato veramente di stucco!!
Ma in fondo, è proprio questa la cosa che non mi farà mai annoiare di andare a pesca in mare, l'imprevedibilità!
Rilasciata ovviamente, sarà tornata a passeggiare sui fondali, o a nuotare in mare aperto?
Ma in fondo, è proprio questa la cosa che non mi farà mai annoiare di andare a pesca in mare, l'imprevedibilità!
Rilasciata ovviamente, sarà tornata a passeggiare sui fondali, o a nuotare in mare aperto?
domenica 6 giugno 2010
Black Bass e tanta gomma!
Tanto per rispolverare un po' il mio gommone, ed anche spinto da un amico che da poco si è avvicinato alla ricerca di questo pesce, dedichiamo una giornata al lago alla ricerca dei Black Bass maremmani.
Non è un pesce che conosco, ma dalle poche volte che l'ho cercato mi sono accorto che, quando è la giornata giusta, è piuttosto tontolone e morde le esche senza troppi problemi, mandando la tecnica a farsi fottere e lasciando "solo" il divertimento della cattura!
Infatti, abbiamo avuto una marea di attacchi, con qualunque tipo di gomma e recupero, compreso il... fermo totale!! Le esche maggiormente utilizzate sono state sia il vermone classico, che quello snodato o con la coda a paletta. Li abbiamo trovati come di consueto all'ombra di frasche e ramaglie varie, e l'unica cosa che faceva la differenza era un buon lancio preciso. Purtroppo, con la sfiga che mi ritrovo, anzi, che ci ritroviamo, abbiamo perso per slamatura alcuni pesci stimati tra il 1,5kg ed i 2kg, davvero dei bei pezzi che avremmo volentieri immortalato in una foto ricordo.
Comunque sia, soltanto io, ho allamato e rilasciato sui 45 bass fino al kg di peso ed un luccetto che si è lanciato con violenza su una gomma spiombata, davvero una gran giornata!
Non è un pesce che conosco, ma dalle poche volte che l'ho cercato mi sono accorto che, quando è la giornata giusta, è piuttosto tontolone e morde le esche senza troppi problemi, mandando la tecnica a farsi fottere e lasciando "solo" il divertimento della cattura!
Infatti, abbiamo avuto una marea di attacchi, con qualunque tipo di gomma e recupero, compreso il... fermo totale!! Le esche maggiormente utilizzate sono state sia il vermone classico, che quello snodato o con la coda a paletta. Li abbiamo trovati come di consueto all'ombra di frasche e ramaglie varie, e l'unica cosa che faceva la differenza era un buon lancio preciso. Purtroppo, con la sfiga che mi ritrovo, anzi, che ci ritroviamo, abbiamo perso per slamatura alcuni pesci stimati tra il 1,5kg ed i 2kg, davvero dei bei pezzi che avremmo volentieri immortalato in una foto ricordo.
Comunque sia, soltanto io, ho allamato e rilasciato sui 45 bass fino al kg di peso ed un luccetto che si è lanciato con violenza su una gomma spiombata, davvero una gran giornata!
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