Se dovessi trovare una parola per descrive l'ultimo inverno, sarebbe "frustrante".
Da quando ho memoria, non ricordo una stagione cosi ricca di piogge e mareggiate, spesso violente, troppo violente. I fiumi hanno portato talmente tanto fango e acqua dolce in mare che la torbidità ha raggiunto ogni tratto di costa, arrivando a mantenere un colore verde denso per mesi persino in scogliera alta.
Credo di averne passate di tutte i colori, dalle giornate intere trascorse sotto la pioggia, alle fughe sotto le grotte in cerca di riparo dagli acquazzoni, fino alle grandinate e al ritrovarmi bloccato in parete con un muro di roccia che pareva trasformatosi momentaneamente in una piccola cascata.
Mi rendo conto che ormai la pesca per me è diventata a tutti gli effetti un modo di vivere il mare e le mie coste, non una ricerca della cattura a tutti i costi e in ogni dove.
Nonostante tutto però, qualche finestra di "pace" dove sembrava di pescare normalmente c'è stata ugualmente e, ironia della sorte, proprio nell'inverno più tosto fino ad ora trascorso, è uscita lei, la Regina con la R maiuscola.
Alla prossima.