Cronache di ordinarie giornate di pesca

mercoledì 30 marzo 2011

Sciroccata primaverile

Il meteo del weekend appena trascorso parlava chiaro, sarebbe arrivata il tipo di perturbazione che preferisco, della durata di 24ore, di media intensità e con poche piogge, quel tipo di mareggiata che si puo' sfruttare in tutte le sue fasi, levata, fase costante e scaduta.

Anche per dare spazio ad una pescata a trote in torrente, decido di farmi solo la scaduta, che tra le altre cose era anche il momento che mi sembrava più propizio. E cosi parto di primo pomeriggio, con i venti di scirocco ormai quasi calmati, destinazione scogliera maremmana molto bassa.

Arrivato sul mare da una parte trovo un moto ondoso regolare con onde sul metro in attenuazione, situazione che io considero più che ottimale, di contro l'acqua a causa delle piogge venute giu in nottata è un po' torba... vabbè speriamo che le due cose si compensino.


Parto subito con il Rogos, per farlo nuotare in alcuni spacchi che si infiltravano in una zona bassa. Neanche il tempo di sentirmi in pesca, che esattamente al secondo lancio arriva la prima botta della giornata, una spigoletta sui 500gr si getta sull'esca ma si slama in pochi secondi. Queste situazioni lasciano sempre un misto tra delusione per la mancata cattura e soddisfazione di essere in pesca nel posto e nel momento giusto... infatti riprendo a pescare più carico di prima, se ce nè una, perchè non potrebbro essercene due!

Arrivo in un canalone che butta in mare con forza tutta l'acqua che la mareggiata gli porta da dietro una piana, un giro di correnti tra rocce affioranti davvero da manuale per le spigole, che finisce poi a sfogare tutta l'energia in questo canalone, creando correnti davvero forti. Ci faccio una prima passata sempre con il Rogos senza risultati, poi proseguo oltre con l'intenzione di ritornarci. Circa 30min dopo ci riprovo, stavolta tento di affrontare lo spot con esche diverse e recuperi molto più animati. Ci lancio uno Shore Line per recuperarlo con rapide e secche jerkatine, un po' come molti fanno per i serra.
Lancetto di 15mt da una parte all'altra del canale (non è proprio il lavoro per uno Shore Line ma tantè...) e a circa metà recupero arriva violentissima una botta assurda con tanto di sciaguattio a galla da urlo.

Fish On !!

E' incannata e si sfoga subito con qualche sfrizionata. Anche grazie alla corrente oppone davvero molta resistenza, a momenti sembra incagliata. Poi pian piano riesco ad averne ragione e a portarla fuori dal canale e dalle forti correnti. Ormai è a riva e con poche difficoltà la prendo per le branchie. E' una bellissima spigola di 3kg.

Pesce corto ma molto tozzo.


Nel slamarla noto subito che per farla uscire da quel correntone un ancoretta aveva ceduto. In effetti durante il combattimento avevo sentito bene un "cedimento", ma il bello di esche come lo Shore Line è che se cede un ancoretta un'altra si attacca :-)


Continuo a pescare, anche se ormai totalmente appagato, fino a che un bell'acquazzone non decide di scacciarmi e farmi rientrare !

domenica 27 marzo 2011

Quei maledetti canali

In questo periodo di stallo, in cui nelle mie zone non si capisce bene quale specie insidiare, in che condizioni e in quali spot, in attesa di periodi in cui i predatori accostano più volentieri, mi stò giocando la carta delle piccole foci e dei canali, ambienti dove bene o male le tanto amate spigole ci sono sempre.

Sono sempre stato piuttosto negato per questo tipo di spot, un po' perchè l'ambiente non è dei più coinvolgenti e un po' perchè non avevo ben chiaro come affrontare la pescata.

Pescando con più convinzione, cercando sistematicamente il contatto con il fondo, rallentando leggermente il recupero e altre varie cosette che in mare non faccio mai, finalmente nelle ultime uscite qualcosa è uscito.
Le esche vincenti, manco a dirlo, sono state piccoli shad da 3" di vari colori montati su testine da pochi grammi fatte saltellare sul fondo.

Apparte le babyspigole, sempre abbondanti, anche qualche altro branzino di taglia più interessante è caduto vittima dei miei artificiali.



Una cosa positiva di questa pesca, che a causa dell'ambiente e delle esche usate ti obbliga ad utilizzare un'attrezzatura leggera, è che ti fa godere a pieno anche di pesci come le spigole, che generalmente, anche se di buona pezzatura, oppongono una resistenza decisamente scarsa.

mercoledì 23 marzo 2011

Aria di primavera

Finalmente le temperature iniziano pian piano a rialzarsi, rendendo più piacevole uscire senza bisogno di bardarsi in puro stile omino Michelin.

Proprio nelle pescate dei periodi caldi, quelle in cui la notte si stà bene anche a maniche corte, dove i predatori pelagici la fanno da padrone o quando anche solo un tramonto basta per farti sentire in pace con il mondo, una cosa non mi è mai andata giu... che ogni volta sarei dovuto tornare a casa.

Quindi, per ottimizzare i tempi, guadagnare qualche cambio di luce in più ma soprattutto per amore per la vita outdoor, credo proprio che rispolvererò la mia vecchia tenda (o ne prenderò una nuova :-P ) per renderla la mia casetta mobile estiva! Un valido appoggio per allungare le mie scorribande lungo le coste Maremmane.

Scenari cosi, spero diventino visioni abbastanza comuni, e vediamo se qualche amico cittadino ne approfitta per qualche weekend di sola pesca.

Io la palla l'ho lanciata!

venerdì 11 marzo 2011

Gradita sorpresa

Un po' di giorni fà mi sono imbattuto in un pesce che fino ad ora avevo visto (purtroppo) solo sui banchi del pesce.

Stavo facendo RockFishing ai gronchi e provando inneschi più piccoli del solito per provarne la resa sia in termini di richiamo che di innesco, nello specifico sarde singole con amo appuntato sulla testa.

Ormai giunto a fine pescata, verso le 22:00 circa, arrivano sul cimino segnali di mangiata identici a quelli di un gronco, pieghe piccole e dolci che non facevano presagire nulla di che. Alla mia tripla ferrata (povero pesce!) il presunto gronco reagisce in maniera anomala, poca resistenza e poche testate.

Non potete immaginare il mio stupore quando sulla superficie è apparso LUI:

Un Gattuccio, il mio primo squaletto !

E' la prima volta che ho a che fare con un pesce del genere e come un bambino con un giocattolo nuovo me lo "studio" accuratamente. Ha la pelle ruvidissima, una sorta di carta vetrata fatta di piccole scaglie rivolte verso la coda, che lo rendono liscio se toccato in un senso, e graffiante nel senso opposto.

Mi accorgo subito che è ingestibile, rotea arcuando il corpo a bocca spalancata cercando di mordermi ogni volta che provo a toccarlo. Alla fine risolvo con la presa sopra le branchie, come fosse un gatto! Lo slamo con cura e in quel momento mi accorgo che ha un pancione esagerato! Quasi sicuramente è una femmina con un uovo in pancia, è questo il periodo infatti in cui depongono le loro uova. Gli faccio un ultima foto e poi, lo avvicino all'acqua per fargli riprendere la libertà.


Eccolo mentre, prima di tornare in mare, cerca per l'ennesima volta di mordermi !

E via in acqua!

giovedì 10 marzo 2011

Un anno

Alcuni giorni fa il blog compieva un anno di vita!


Devo essere sincero, credevo che avrei chiuso i battenti dopo qualche mese, invece ancora oggi mi ritrovo ad aggiornare questo spazio, che è riuscito ad arricchirmi di nuove conoscenze da tutta Italia e non solo, quindi quale occasione migliore per mandare un ringraziamento ed un saluto speciale a tutti gli amici che seguono e con cui mi tengo sempre in contatto via mail ! =)

giovedì 3 marzo 2011

Tra una mareggiata e l'altra... si continua con l'EGING

Al contrario di quel che si pensa sui cefalopodi e specialmente sui calamari, il loro periodo di accostamento non è solo l'inverno, ma anzi, almeno nelle mie zone sono ben presenti da fine novembre ai primi di... maggio! Si proprio cosi, gli ultimi calamari si prendono tranquillamente in maglietta a maniche corte. Senza contare le seppie, che proprio nel periodo primaverile si spingono numerose fin sotto riva per deporre le uova. E' quindi molto più profiqua la pesca dei cefalopodi a fine inverno/primavera, che come comunemente si crede solo nei mesi più freddi dell'anno, specialmente se si cerca un carniere vario tra seppie e calamari e perchè no, pure polpi.

Visto che quest'anno sto facendo questo tipo di pesca più del solito, ora che inizia ad avvicinarsi la primavera, sto osservando un lento ma costante aumento del numero delle seppie, mentre i calamari, nella loro irregolarità di taglia e numero, rimangono costanti.

Alcune foto dalle ultime pescate.


Questo calamaro invece è uscito da un nuovo spot che sono andato a visitare con un amico.


Le giornate di piatta invernale infatti, oltre ad essere ottime da dedicare alla ricerca dei cefalopodi, sono anche utili per visitare nuovi spot e farsi un idea su che tipo di predatori potrebbero girare in quelle zone in periodi più caldi, nonchè provare da subito se sono gradite anche a seppie e calamari!

E tanto per concludere in bellezza un piccolo video di un calamaro particolarmente diurno catturato di recente. Mi raccomando visualizzatelo in HD =)